Il mare d’inverno e il Refosco si sono dati appuntamento a Isola. È la solita banalità che il mare d’inverno dia tristezza, smentita in questo luogo del cuore che è la cittadina di Isola, o Izola in sloveno.
Assistiti dal tempo che lasciava che il sole scaldasse i tanti turisti a passeggio nel centro storico e i visitatori della manifestazione Refuscus Mundi, abbiamo approfittato del fatto di essere arrivati in anticipo e abbiamo lasciato l’hotel per incamminarci lungo la marina affollata di barche e abbiamo raggiunto il centro di Isola. Sulla facciata di Palazzo del Podestà, proprio di fronte al Mandracchio della cittadina, spicca il Leone di San Marco, l’interno è un cantiere destinato al restauro per riportare all”antico fasto un edificio con una storia importante; nella piazzetta retrostante si affaccia Palazzo Manzioli in stile gotico con le bifore di tradizione veneziana, oggi palazzo Manzioli è la prestigiosa sede della comunità italiana di Isola. Palazzo Manzioli, come lo vediamo oggi, è il risultato di un accordo di cooperazione fra Italia e Slovenia e sottoscritto il 24 ottobre 1996 dal sottosegretario agli esteri italiano, Piero Fassino, e dall’omonimo sloveno, Ignac Golob. Noi auspichiamo che anche per il palazzo del Podestà si trovi il modo di reperire i fondi necessari per renderlo utilizzabile nella sua interezza nel più breve tempo possibile.
Dopo la cerimonia ufficiale di inaugurazione Refuscus Mundi è stato aperto al pubblico e nei due palazzi è incominciato a scorrere il Refosco nelle sua varie tipologie. Se in Friuli il vitigno del Refosco è della varietà “dal peduncolo rosso”; sul Carso, sia quello goriziano e triestino sia quello sloveno, la varietà è il Terrano/Teran. Ci sono differenze notevoli ampelografiche e organolettiche che giustificano la diversa denominazione e questa manifestazione è l’occasione per degustare il mondo che si apre al richiamo del Refosco.
A questa edizione sono presenti produttori dalla Croazia, Istria, come Veralda e Degrassi; tra gli italiani i produttori di Faedis, un’altra varietà di cui si è certificata la specificità, con cinque etichette; cantine dell’Istria Slovena come Vinakoper e Sartori; dal Kras il presidente della locale associazione di produttori Lisjak, poi Štoka, Širca-Kodrič, Vinakras e un vignaiolo molto interessante come Derenda. Tra le cantine Friulane non possiamo dimenticarci di Livio Felluga che ci ha presentato il suo ottimo Refosco dal peduncolo rosso 2012, poi altri grandi nomi come Venica e Venica, e pure Angoris; dal Carso Sandi Škerk.
Tra i produttori della zona tra Capodistria e Isola spiccava anche Rojac. Altri ancora sarebbero da nominare, ma vediamo di approfondire in seguito la conoscenza degli altri viticultori non ancora nominati e soprattutto dei loro vini.
Affiancavano i vini alcuni operatori della gastronomia quali Špacapanova hiša e hiša Refoska con le loro specialità locali; Gostilna Kobjeglava con il suo ottimo prosciutto del Kras Q-Komel; Gostilna Pri Lojzetu dell’amico Tomaž Kavcic con il suo refosco croccante con crema di formaggio e bonbon di refosco e crema di formaggio, il tutto presentato su uno scenografico tappeto di muschio e fiori; Fonda ci ha deliziati con una tartare dei suoi ottimi branzini, allevati nel golfo di Pirano, con fragole e zenzero: da provare assolutamente!
Ottima l’iniziativa di organizzare alcune degustazioni guidate: REFOSCO DEI VIGNETI CHE SI AFFACCIANO SU ISOLA. – LA RICCHEZZA DEL REFOSCO DI VINAKOPER – IL TERRANO COME PARTE INTEGRANTE DEL PATRIMONIO CULTURALE DEL CARSO – e IL REFOSCO FRIULANO DA INVECCHIAMENTO. Le degustazioni dei vini, delle cantine interessate del territorio preso in considerazione, erano accompagnate dalla presentazione di un esperto e tutti potevano esprimere il proprio parere sui vini e sugli argomenti trattati.
Tra i visitatori che si sono intrattenuti ai tavoli di Refuscus Mundi, molto gradita la presenza del Console Generale italiano a Capodistria Iva Palmieri, accompagnata da Diego Colarich e da Tomaž Kavcic ha visitato le sale in cui erano esposti i vini e i prodotti gastronomici. Il consolato d’Italia a Koper/Capodistria promuove gli interessi Italiani in Slovenia. Il consolato svolge anche un ruolo importante nello sviluppo commerciale, negli affari culturali e stabilisce contatti con la stampa locale.
Il mare d’inverno non è così malinconico qui a Isola, scaldato dal sole e bagnato dal Refosco… U.B.